Il primo rapporto di sorveglianza delle IST dell’ECDC mostra i dati relativi a cinque IST comuni in 30 Paesi europei: clamidia, gonorrea, sifilide, sifilide congenita e linfogranuloma veneroso (LGV). Il rapporto aveva dimostrato che l’incidenza della clamidia è aumentata in tutti i Paesi tranne quattro, mentre la sifilide e la gonorrea sono diventate meno comuni. Nel complesso, l’incidenza di tutte e quattro le IST è aumentata.
Come la maggior parte delle IST, la clamidia è stata trasmessa più comunemente attraverso rapporti sessuali non protetti – orali, vaginali e/o anali. Ad esempio, nel 2009 il tasso di clamidia era di circa 185 su 100.000 abitanti. Tra il 2000 e il 2009, i tassi di clamidia sono più che raddoppiati, colpendo più donne che uomini.
Le autorità francesi hanno messo in guardia la popolazione dai pericoli delle IST e hanno consigliato di sottoporsi ai test e di proteggersi adeguatamente dalle IST più comuni dopo la pubblicazione degli ultimi rapporti. Secondo i loro rapporti, la clamidia e la gonorrea sono state le due IST più comuni, con tassi quasi triplicati tra il 2012 e il 2016. Nel 2016 sono stati registrati circa 267.097 nuovi casi di infezione da clamidia.
Nel 2018, 7-Eleven ha utilizzato pubblicità che mostravano la Norvegia nella peggior luce possibile. I loro annunci mettevano in guardia contro il fatto che la Norvegia fosse “la terra della clamidia” e promuovevano la loro attività, dove si potevano acquistare preservativi per praticare sesso sicuro. Ma i loro annunci hanno fatto arrabbiare il governo, che ha pubblicato gli ultimi dati sulle IST in Norvegia.
Cosa mostrano i rapporti
I rapporti mostrano che nel 2017 l’incidenza delle IST in Norvegia è rimasta stabile. Nel 2017 sono stati diagnosticati 25.130 casi di clamidia, di cui 29 di una variante specifica del batterio della clamidia, nota anche come linfogranuloma venereo (LGV). La LGV ha colpito soprattutto gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini.
Il rapporto spiega poi che l’incidenza maggiore è stata misurata tra i giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 24 anni. L’incidenza più alta è stata misurata nella capitale della Norvegia, Oslo, e nel complesso colpisce più uomini che donne.
Aumenta il numero di test per le IST
Anche i funzionari norvegesi hanno lavorato duramente per aumentare il numero di test effettuati per le IST. Nel 2017 sono stati effettuati quasi 368.953 test in tutto il Paese. Questo ha portato a un aumento del 21% del numero di test negli ultimi quattro anni, il che la dice lunga sugli sforzi che il Paese sta facendo per prevenire le IST più comuni, non solo la clamidia. Quindi sì, se siete espatriati in Norvegia potreste prendere in considerazione l’idea di fare un test per la clamidia dopo una serata movimentata: può aiutare anche gli altri.
La Finlandia, invece, ha registrato un aumento dei nuovi casi di gonorrea nel 2017. Nel 2017 sono stati segnalati quasi 600 casi di gonorrea, con un aumento di 180 nuovi casi dal 2016. La clamidia ha colpito ben 14 461 persone in Finlandia.
La Svezia si è impegnata a fondo per promuovere l’importanza della salute riproduttiva, mettendo in guardia i giovani adulti dai numerosi pericoli delle comuni IST. Tanto che è stata persino nominata “capitale europea dellemalattie sessuali”. Sono state aperte nuove cliniche a misura di giovane, che i giovani adulti sono incoraggiati a visitare e a informarsi su come proteggere la propria salute riproduttiva dalle dannose IST.
L’Europa, e la Scandinavia in particolare, sono diventati luoghi in cui sempre più espatriati si recano. Provenendo da Paesi a basso e medio reddito, spesso non hanno le conoscenze adeguate su come proteggersi dalle numerose IST e quindi, con il loro specifico stile di vita, è più probabile che favoriscano la diffusione delle IST comuni, aumentando così il numero di nuovi casi di IST. Si ritiene che il gran numero di espatriati che viaggiano in Europa e in Scandinavia abbia un ruolo importante nell’insorgenza delle comuni IST.
Uno studio pubblicato nel 2016 ha parlato dei numerosi fattori di rischio che sono stati notati contribuire a questo continuo aumento di nuovi casi di IST. L’elenco comprende anche fattori di rischio quali:
- abuso di alcol e/o droghe;
- Essere single;
- Durata del soggiorno più lunga;
- Essere maschio;
- Non praticare sesso sicuro;
- Avere più partner sessuali;
- Viaggiare per amore, ecc.
D’altra parte, metodi come la vaccinazione, la consulenza sanitaria prima del viaggio in termini di salute riproduttiva, l’avere una relazione monogama e, come sempre, l’uso di protezioni adeguate come i preservativi, sembrano fare molto per proteggere gli espatriati, ma anche la popolazione generale del Paese in cui gli espatriati si recano, dalle numerose IST.
Il futuro?
Gli Stati Uniti e l’Africa non sono gli unici Paesi a registrare un continuo aumento dei casi di nuove IST. Le IST sono piuttosto comuni anche in Europa, soprattutto in Scandinavia, dove molti espatriati scelgono di recarsi. Sebbene alcuni Paesi scandinavi abbiano notato una diminuzione dei tassi di IST rispetto ad altri, si tratta ancora di un problema che richiede un’attenzione particolare e molto lavoro da fare per prevenire l’ulteriore diffusione delle IST comuni, in particolare la clamidia che, secondo i rapporti passati, è la più comune IST in Europa.