Le chiese a doghe in Norvegia
Le chiese a doghe sono gli esempi più importanti dell’architettura medievale europea se si considerano le costruzioni in legno.
La maggior parte delle chiese a doghe costruite in Norvegia durante il Medioevo erano chiese a doghe. Il legno era il materiale da costruzione naturale all’epoca – ed è ancora il più comune – e i norvegesi preferiscono vivere in case di legno. Durante l’epoca vichinga, la costruzione di imbarcazioni ha trasformato la tecnica di costruzione in legno in un’arte. Questo ha raggiunto il suo apice nelle chiese a doghe. Le chiese a doghe sono il contributo più importante della Norvegia all’architettura europea.
Il cristianesimo è stato introdotto in Norvegia intorno all’anno 1000. Un secolo dopo dovevano essere almeno 750 le chiese a doghe nel Paese. Oggi ne sono tornati circa 30. È quasi incredibile che se ne siano conservati così tanti. Anche altri Paesi del Nord Europa avevano chiese in legno nel Medioevo. Di loro, nessuno è ancora in piedi. Per questo motivo, le chiese norvegesi a doghe sono custodite come un ricordo unico dell’architettura di ieri.
Origini controverse
Esistono molti tipi di chiese a doghe, ma tutte hanno in comune uno scheletro o un’intelaiatura in legno, con le tavole delle pareti che poggiano su davanzali. Questi muri sono noti come muri a doghe. La chiesa originale a doghe aveva una pianta quasi quadrata. Alla fine si è allungato e si è ottenuto un tipo di chiesa con una navata centrale tra due file di colonne e navate laterali esterne.
Sull’origine delle chiese a doghe ci sono opinioni diverse. Alcuni ritengono di avere come modello le chiese inglesi. Altri sostengono che le chiese a doghe sono così particolari da dover essere accomunate alle più antiche tradizioni costruttive norrene, e ipotizzano che le chiese a doghe siano un adattamento degli antichi templi pagani alle esigenze del cristianesimo. Tutti sembrano concordare sul fatto che le chiese a doghe abbiano ricevuto impulsi dall’architettura ecclesiastica europea e sottolineano il legame tra la chiesa norvegese a tre navate a doghe e la basilica romanica in pietra.
In questa discussione rientrano anche gli ornamenti, le sculture in legno dei portali, delle colonne e delle pareti. L’ornamento animale delle chiese più antiche, secondo qualcuno, deve avere radici precristiane. In seguito è stato sostituito da motivi romanici e dal classico portico della chiesa a doghe con l’intreccio di viti e draghi.